Accomodatevi!
Fate come foste a casa vostra o nell’appartamento di un buon amico. Un bicchiere di vino, qualche battuta, i saluti di chi già si conosce, le presentazioni con i nuovi arrivati e la sera prende il via. Si parla di libri, ma anche di cose della vita. Poi, quando si fa buio, c’è qualcuno che inizia a suonare e c’è chi lo accompagna con la voce, chi con il contrabasso e chi rimane in ascolto.
Questo è lo spirito del Piccolo Festival delle Dieci Notti.
Nato nel 2015 da un’idea di Lucio Villani e Alessandro Carbone, un festival che è “piccolo” solo perché accoglie formazioni di numero ridotto, ma che è invece grande nel ricreare l’intimità di un salotto tra amici, fatto di suoni ed emozioni nel cuore di Roma. Per dieci notti, a partire dalle 19, Arianna Gaudio legge Belli e Trilussa, accompagnata da musicisti in scena con lei. Alle 20, le letture lasciano spazio alla musica fino alle 21. Poi, dopo l’ultimo bicchiere, il Bibliobar chiude.
Il Piccolo Festival Delle Dieci Notti, torna nella sua IV edizione del 2019, Belli e Trilussa, dedicata alla poesia.
La direzione artistica di Lucio Villani punta alla pungente satira di due grandi e amati autori: Carlo Salustri, in arte Trilussa e Giuseppe Gioacchino Belli. Due stili e periodi storici diversi per due osservatori della stessa città. L’aiuola/palco del Bibliobar, con tanto di lampione sporgente, verrà convertita in un luogo di lettura, arredata con drappi e un piccolo trono rialzato, dal quale, Arianna Gaudio leggerà brani dei due autori, alternandoli sera per sera. Intorno a lei, i musicisti improvviseranno in tempo reale, accompagnandola. Vivremo un’atmosfera dove il tempo e lo spazio ci seducono con rimandi e ricordi.
Nella Roma dell’Oggi, Arianna Gaudio parla le voci dei due poeti di Ieri, una voce di Donna per far rivivere con un nuovo suono le loro parole, forti e attuali come non mai. E a noi non resta che ascoltarla e, come incantati, tornare ancora la prossima Notte.
Musicheranno le serate: Augusto Creni, Stefano Lenci, Alessio Magliocchetti, Lucio Villani.